Dagli Usa arriva la notizia del suicidio del noto stalker di Sandra Bullock. Ecco cosa è successo…
Joshua James Corbett, lo stalker che perseguitava Sandra Bullock, si è suicidato. L’uomo, 42 anni, era noto per essersi anche introdotto nell’abitazione dell’attrice nel 2005. Malato di schizofrenia, Corbett si è barricato in casa, dopo che la polizia ha bussato alla sua porta, e non ne è più uscito. La SWAT, intervenuta dopo 5 inutili ore di negoziato, lo ha trovato morto.
Una brutta storia che ha rappresentato un vero incubo per Sandra Bullock e che ora sembra essere, seppur tragicamente, finita.
L’ultimo atto: il suicidio di Corbett
Joshua James Corbett, 42 anni, noto alla cronaca e al sistema giudiziario per aver perseguitato ed essersi introdotto nella casa di Sandra Bullock, è morto suicida. Il 23 aprile 2018 non si era presentato ad una udienza, così la polizia era andata a bussare alla sua abitazione per emettere un mandato. L’uomo, però, non ha voluto sentire ragioni e si è barricato in casa.
Inutili le 5 ore di negoziato per evitare il peggio. Dopo l’intervento della SWAT, si è appreso che Joshua si era ferito a morte. Finisce così, con una tragedia, la triste vicenda che ha terrorizzato l’attrice per anni. Nessun commento, per ora, da parte dell’attrice.
L’incubo di Sandra Bullock: quando Joshua si introdusse in casa sua
Una vera ossessione quella di Corbett nei confronti di Sandra Bullock che, nel 2005, aveva raggiunto l’apice con il suo ingresso nell’abitazione dell’attrice. La Bullock, terrorizzata, era riuscita a rifugiarsi in un armadio e a chiamare il 911, per sfuggire all’uomo che, intanto, aveva quasi raggiunto la sua camera da letto.
La polizia era intervenuta in tempo e aveva arrestato Joshua che, a seguito dell’accaduto, era stato condannato a 5 anni di libertà con trattamento sanitario obbligatorio.
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